Pierangelo Bertoli – A “muso duro”

 

La canzone che ho deciso di proporre questa settimana è “A MUSO DURO” di Pierangelo Bertoli, che apre il primo capitolo del mio terzo romanzo “Se un ricordo…“.
Questo testo può rievocare l’AVVELENATA di Guccini in alcune sue parti ovvero in quelle di denuncia e rabbia “Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani e quelli che rubavano un salario i falsi che si fanno una carriera con certe prestazioni fuori orario”.
La canzone di Bertoli nasce da un contrasto con la sua casa discografica che insisteva perchè ammodernasse il suo linguaggio. Come possiamo evincere dalla frase “adesso dovrei fare le canzoni con i dosaggi esatti degli esperti magari poi vestirmi come un fesso per fare il deficiente nei concerti” non apprezzava il cantautore di essere limitato nel suo scrivere.
Oltre alla rabbia personale del “poeta” possiamo anche leggere altre perle fondamentali che possono essere una bellissima chiave di lettura per tutti noi.

“…ed affronterò la vita a muso duro un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” Prendere la vita di petto, non lasciare che siano le difficoltà ad avere la meglio, un guerriero nudo di fronte alla grandezza della vita, ma se combattiamo senza dimenticare il nostro passato e cercando di programmare il nostro futuro, guardando oltre, nel presente, a quella siepe leopardiana che ci vieta la vista dell’orizzonte riusciamo ad avere i mezzi per tentare di giocare ad armi pari.

“…e le masturbazioni celebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto…” Troppo spesso ci lasciamo sommergere dalle cosiddette pippe mentali, dovremmo invece godere delle cose che si palesano a noi in maniera semplice, nella semplicità di ogni giorno mentre in realtà siamo sempre troppo impegnati a cercare la fregatura nascosta.

“E non so se avrò gli amici a farmi il coro o se avrò soltanto volti sconosciuti canterò le mie canzoni a tutti loro e alla fine della strada potrò dire che i miei giorni li ho vissuti”. Facciamo quanto crediamo sia giusto fare, cerchiamo di seguire ciò che abbiamo dentro, cantare le canzoni che nascono in noi e non importa se gli amici ci seguiranno o intorno a noi abbiamo solo volti sconosciuti, quel che conta è che così facendo potremo dire che i nostri giorni li abbiamo vissuti.

Amo questa canzone anche perché era la preferità di mio papà, lui sì che ha lottato…

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