Ricordati di vivere!
Caro Virgilio,
un’amica ieri sera, mi ha inviato una canzone “Ricordati di vivere” di Jovanotti”. Una strofa mi ha fatto venire in mente te.
«Me lo diceva una fotografia
Che stava appesa al muro in casa di mia nonna
Di un giovane che non fece mai in tempo ad invecchiare
E non si fece mai dimenticare
In quella vecchia foto in bianco e nero
Con gli occhi in procinto di sorridere
Sembrava come dire proprio a me
“Loré, ricordati di vivere”».
Era il 1997, avevi 27 anni se non sbaglio quando te ne sei andato, io ero alle superiori. Anche se non ho nessuna fotografia insieme a te, ci conoscevamo da pochi mesi, non ti ho mai dimenticato.
Sai, in questi giorni sono un po’ in crisi: un banale raffreddore unito a reflusso gastrico mi ha bloccato. Ho dovuto sospendere due momenti importanti di questa settimana: l’ultima lezione del laboratorio di scrittura a scuola di domani e l’incontro di spiritualità di martedì. Mi sono fermato, non perché sto malissimo, ogni due parole che dico comincio a tossire (ma non sono l’unico con la tosse), il vero problema è che in questo stato non si capisce veramente niente di quello che dico e quindi, non avrebbe avuto senso fare il relatore. Lo ammetto in questi casi la mia disabilità mi pesa, io faccio il figo, ma basta veramente una sciocchezza, per fermare tutto quello che ho costruito. Ieri poi mi ritenevo una persona inaffidabile che non mantiene gli impegni presi.
Ora, però mi rendo conto che di alcune situazioni non posso avere il controllo e le devo semplicemente accettare, senza lamentarmi che tanto non serve a nulla.
Da oggi basta pensieri negativi: chiuderò gli occhi e immaginerò te Virgilio, che con un sorriso mi dirai: “Luca, ricordati di vivere!”.
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