Barbara…

mercoledì 4 gennaio 2017

barbara-e-io

Su questa prima pagina del mio Diario di bordo, vorrei ricordare una grande amica: Barbara.
Voglio farlo con le parole di una canzone di Eros Ramazzotti che rappresentano il mio stato d’animo in questi giorni:
“così ti voglio ricordare
così tu vivi dentro me
così mi piace immaginare
che tu ci sei
sei sempre qui
perché ci sei
spero che
spero tanto possa essere così
i miei pensieri dicono di si
i miei pensieri dicono
lo so che dove sei
non hai bisogno più di me
ma sono io che adesso
cerco te
perché vorrei capire
e non ci arrivano le forze mie
sul davanzale di un tramonto
scendono foschie”.

Il dolore che sento dentro però è consolato dalla certezza che sicuramente ora non stai più male e dalla gioia di averti potuto incontrare. Abbiamo condiviso insieme tanti momenti, per la maggior parte felici. Certo, mi manchi, e fa male l’idea che non potremmo più vederci, parlarci o scriverci, ma la forza che tu riuscivi a darmi, la porterò dentro di me. Sei sempre stata certa delle mie capacità molto più di quanto lo sia mai stato io. Ricordo per esempio il tuo entusiasmo quando ho pubblicato il primo romanzo e ancora di più quando è uscito il secondo. La tua presenza alla presentazione qui a Borno, anche se non eri in forma, mi ha riempito di gioia. “Continua a scrivere, – mi ripetevi – non vedo l’ora di leggere il tuo terzo libro!”. Lo farò e sono sicuro che tu e papà, in qualche modo, le leggerete prima di tutti. A proposito di papà mi dicevi di averlo conosciuto solo di vista, ora mi piace pensare che vi siate incontrati, se puoi abbraccialo forte da parte mia!
Avevamo in mente di fare due cose insieme, appena tu fossi stata meglio (mantengo il segreto, alla faccia dei curiosi ahah), non preoccuparti appena capiterà l’occasione ci penserò io e ti porterò con me.
Come ho scritto su Facebook domenica, “ora, dal Cielo continua a stare al mio fianco, ne ho sempre bisogno, lo sai”. Ovviamente non voglio avere l’esclusiva, stai accanto alla tua famiglia e alle tante persone che, come me, hanno incrociato il tuo sorriso e non hanno potuto fare a meno di volerti bene.
È vero, fa male il fatto che te tu sia dovuta partire così presto, ma sarebbe stato molto peggio non averti incontrata.

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