L’attimo fuggente…

“Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto.”

Walden, “vita nei boschi” di Henry David Thoreau (1817 – 1862)


Proprio per apprezzare e succhiare in profondità tutto il midollo della vita è necessario innanzitutto CREDERE IN NOI STESSI! Troppo spesso soffochiamo le nostre idee per paura del giudizio delle alte persone! Viviamo in una società in cui tutti per essere accettati devono fare le stesse cose della massa. Facendo così però corriamo due rischi: quello di non aver trovato una nostra dimensione perché ci definiamo “uno dei tanti” e di arrivare al termine della nostra vita scontenti perché non siamo riusciti a lasciare qualcosa di nostro, qualcosa che ci appartiene, di vero e autentico.

Dice bene Irene: è necessario “trovare la propria voce”, cogliere l’attimo, convincerci che il nostro punto di vista, è fondamentale e può rappresentare una ricchezza per gli altri. Punti di vista diversi possono perciò, se accettati e condivisi, contribuire a far diventare il nostro mondo migliore.

Portando avanti le nostre convinzioni a testa alta, anche se vanno contro corrente, ci dà la possibilità di non avere rimpianti su come abbiamo vissuto!


Veniamo alla sfida. Ecco le vostre considerazioni:

Sara:

Anche a me piace molto questo film Luca, pensa che l’ho visto anche in inglese, il titolo è “Dead poets society”. Preferisco decisamente il titolo in italiano, da molto di più il senso del film. Come ho esordito appunto:carpe diem! cogli l’attimo! la vita è una sola e ci sono occasioni che non vanno perdute. Ci sono treni che non passano 2 volte!

Piera:

Non ho mai visto il film ma credo di averne capito il significato.
Cogli l’attimo, mi piacerebbe essere istintiva ma non lo sono affatto, sono molto razionale medito sempre più volte prima di prendere le mie decisioni, e questo certe volte mi fa perdere il treno, che come dice Sara non passa mai 2 volte.
Ciao Piera

Valentina:

Per prima cosa nessuno di noi deve reprimere i propri sentimenti e soprattutto se stesso!! In base a ciò dico che la poesia come anche la musica sono il vero “essere” della persona che la scrive…in quel momento si mette a nudo e apre il suo cuore parlando di cose o persone che hanno avuto un importanza decisiva nella sua vita!! In questo film l’insegnamento che vuole dare è proprio questo mai rinnegare se stessi per gli altri. Ciao baci

Irene:

“trovare la propria voce” è vero…fregandosene degli altri e esprimere il proprio Io; non è facile!
Ma è bello fermarsi a pensare e non farsi travolgere dalla vita e da ciò che ci succede quotidianamente!
Però non è così facile essere sinceri con se stessi…
p.s
grazie per avermi permesso di mettere la mia opinione!


Permettetemi di riportare alcune delle vostre frasi che mi sono piaciute molto:

“Ci sono treni che non passano 2 volte”!

“Sono molto razionale medito sempre più volte prima di prendere le mie decisioni…”, anche io sono molto razionale forse troppo, va trovato un equilibrio.

“ nessuno di noi deve reprimere i propri sentimenti…”, l’ho fatto per troppi anni, ma scappare non porta da nessuna parte!

“Però non è così facile essere sinceri con se stessi…”, è vero i giudici più severi di noi stessi, siamo proprio noi, cerchiamo accettazione senza capire che è necessario farci accettare per ciò che siamo.


Grazie ogni settimana i vostri commenti sono per me una ricchezza! Irene non devi chiedermi il permesso, è un vero piacere se partecipi!


La vita è un dono!

 

Nessuno di noi ha scelto volontariamente di venire al mondo, si è trovato qui.

Spesso ci lamentiamo, vediamo solo le cose negative, ci chiediamo il motivo del nostro vivere, ma non ci rendiamo conto che quotidianamente ci capitano cose meravigliose, magari piccole di cui non ci accorgiamo neppure, talmente presi a lamentarci delle cose che vorremo andassero diversamente.

Questa canzone di Renato Zero è splendida!

Combatte ognuno come ne è capace
Chi cerca nel suo cuore non si sbaglia
Hai voglia a dire che si vuole pace, noi stessi siamo il campo di battaglia

La vita è una grande sfida che combattiamo ogni giorno Quando nasciamo è come se partissimo per un lungo viaggio e lo facessimo portando con noi una valigia vota. Ogni esperienza che viviamo, positiva o negativa che sia, entra in questa in questa nostra valigia e diventa parte del nostro essere,. Man mano cresciamo siamo arricchiti da ciò che viviamo.

La vita è un dono legato a un respiro
Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo
Ogni emozione, ogni cosa è grazia, l’amore sempre diverso che in tutto l’universo spazia

La vita è un dono ogni cosa che viviamo quindi è unica e fondamentale, perché come dicevo prima, diventa parte di noi e ci fa diventare una persona degna di poter dire: “Ho vissuto veramente.” Per questo motivo come dice la canzone: Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo

E’ un dono che si deve accettare, condividere poi restituire

Si deve accettare perché è il dono più prezioso che abbiamo ricevuto; condividere, dato che un dono tenuto solo per noi stessi senza essere condiviso con le persone che amiamo, perde tutto il suo valore; e restituire?

e dopo un viaggio che sembra senza senso arriva fino a noi
e dopo un viaggio che sembra senza senso arriva fino a noi
L’ amore che anche questa sera, dopo una vita intera, è con me, credimi, è con me.

Quando dopo questo nostro viaggio breve o lungo che sia, torneremo a casa, proprio come ha fatto Odisseo lottando per tornare alla sua Itaca, arriveremo con la nostra valigia completamente piena di tutto ciò che abbiamo avuto la Grazia di vivere e potremo incontrare colui che ci ha fatto questo immenso dono: Dio! È Lui L’ amore che anche questa sera, dopo una vita intera, è con me, credimi, è con me.

Veniamo alla sfida. Ecco le vostre considerazioni, mi dispiace che questa settimana abbiano partecipato solo due persone quindi le ringrazio ancora di più!

Sara:

Secondo me questa canzone è legata al dono della vita. La vita è il dono più grande che abbiamo e a cui spetta a noi il compito di dare un senso. Dobbiamo rendere fruttifero questo dono, non lasciarlo in un angolo a fare polvere 🙂

Piera:

E proprio vero “la vita è un dono”.
Ma il dono più grande per me è stato la nascita di mio figlio che, come dice la canzone, è tutto ciò che vale veramente che toglie il sonno e dà felicità.

Mi piace molto l’idea di Sara di non lasciare questo immenso dono in un angolo a fare polvere…

Piera hai ragione! Credo che la nascita di un figlio sia uno dei momenti privilegiati in cui soprattutto la donna possa sperimentare la gioia più alta e più pura che la vita può donare!