26) Andrò nei boschi

giovedì 29 giugno 2017

«Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il midollo della vita, […] per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto».
(Passo citato nel “L’attimo fuggente tratto dal romanzo “Walden ovvero Vita nei boschi” di Henry David Thoreau).

A Borno di boschi ce ne sono tanti, è pur vero che con la carrozzina elettrica, non è facile raggiungerli e poterci entrare comodamente, però, ho trovato dei posti abbastanza isolati e in mezzo alla natura che possono fare al caso mio.
Ecco, quindi, uno dei miei obiettivi per questi mesi estivi (sempre che la pioggia di questi giorni dia tregua): isolarmi ogni tanto dal mondo per cercare di vivere in profondità, per riscoprire quanto la vita sia bella. Senza paura del giudizio delle persone, per pensare al mio bene, per ritrovare veramente me stesso una volta per tutte: quel Luca, sorridente, positivo, sognatore, un po’ folle, che mi piaceva tanto, ma che da ormai troppo tempo non c’è più.
Da questa decisione, senza dubbio, ne scaturiranno altre, chi vivrà vedrà…

25) Estate!

giovedì 22 giugno 2017

Estate ben arrivata! Ti fai proprio sentire bene quest’anno!
Nonostante il caldo il mio nuovo progetto della nuova autobiografia comincia a prendere forma. Sono solo i primi capitoli, ma mi sto già appassionando ed era parecchio tempo che non mi capitava più.
Ovviamente in parallelo sto portando avanti la revisione del romanzo che presto vorrei pubblicare.
A proposito, grazie per il vostro interessere di giovedì scorso verso la prima parte del prologo. Magari tra qualche settimana ve lo faccio leggere per intero!

Buona giornata a tutti!

24) Anteprima. Cosa ne pensate?

Da oggi comincio ufficialmente la revisione del romanzo che vorrei pubblicare nei prossimi mesi.
Ecco le prime righe del prologo.

Andrea si svegliò, aveva dormito bene quella notte, si sentiva molto riposato e pronto a vivere una meravigliosa giornata con Sara, sua moglie. Erano sposati da dieci anni, dopo un modesto viaggio di nozze, due giorni a Venezia, causa una precaria condizione economica, si erano ripromessi di recuperare la loro luna di miele dopo un paio d’anni, quando entrambi avessero trovato un’occupazione stabile, ma poi il lavoro li impegnava troppo e in seguito alla nascita di Luca il loro desiderio era definitivamente tramontato.
Finalmente ecco il momento: il loro bimbo stava fuori casa per la prima volta senza dover essere accompagnato per una brevissima gita scolastica, così erano riusciti a ritagliarsi due giorni di puro romanticismo e relax solo per loro sul lago di Garda, godendosi il clima mite e piacevole di fine maggio.
Ancora mezzo addormentato aprì gli occhi e si accorse che il sole spiccava già alto nel cielo, i raggi penetravano attraverso la tenda a fiori variopinti che copriva la finestra. Guardò l’orologio: «Le nove? – pensò – strano che Sara non mi abbia svegliato, ci tenevo a salutare Luca prima che partisse».
Dopo un’ultima strofinata agli occhi, Andrea prese i suoi inseparabili occhiali dal cassetto del comodino e si alzò. Conoscendo Sara, stava preparandogli una sorpresa: sicuramente lo aspettava in sala emozionata e pronta per partire.
Indossò velocemente un paio di jeans e la maglietta azzurra, quella con il colletto, che a sua moglie piaceva tanto. Era davvero felice di poter trascorrere due giorni meravigliosi con la donna che amava alla follia proprio come il primo giorno.
Uscì dalla camera da letto fischiettando: «Amore dove sei? Pronta per partire? Non vedo l’ora di vivere due giorni da sogno con te piccolina mia». Il silenzio regnava in casa, dopo un po’ di battute rivolte alla moglie, credendo di essere vittima di uno dei suoi tanti scherzi, si rese conto di essere solo”.
(…)

Cosa dite, vi incuriosisce?