4) Mai rinunciare ad amare!

mercoledì 25 gennaio 2017

Essere disabile non è sicuramente una passeggiata, ma come dico, sempre a me tutto sommato non pesa più di tanto, certo ci sono momenti più difficili di altri in cui vorrei essere più autonomo, ma poi uno si adegua. Forse io parto avvantaggiato, sono nato così: per me è normale muovermi su una carrozzina, parlar male, dovermi fare aiutare a vestirmi, lavarmi, ecc.

ombreCiò che pesa di più è accettare di dover rinunciare alla dimensione sentimentale (ovviamente non si chiude mai la completamente la porta, ma bisogna essere realisti). Perfino Dio nella Bibbia dice: “Non è bene che l’uomo sia solo. Spesso fa male dover rinunciare a quell’elemento che sta alla base e al centro di tutto: l’amore. Parlo dell’amore quello vero. Fa male l’idea di non poter progredire e crescere da quel punto di vista. Manca, la possibilità di condividere la vita con qualcuno, di “camminare” insieme, di amare ed essere amato. La rinuncia poi alla gioia di essere padre ha un peso a volte davvero poco sopportabile. (se riuscissi ad essere un papà in gamba anche solo un quarto di quanto mio padre lo è stato con me, mio figlio sarebbe fortunatissimo!)
Tutto questo però non toglie una mia convinzione: io continuerò ad amare e a innamorarmi follemente, perché l’amore, corrisposto o meno, regala sempre delle emozioni meravigliose.
Proprio ieri ho ascoltato questa canzone meravigliosa di Concato, mi ha fatto venire la pelle d’oca perché rispecchia moltissimo quello che provo e mi ha fatto venire voglia di scrivere questa paginenetta! ASCOLTATELA È BELLISSIMA!

“Mi manchi
non puoi sapere quanto
sarà che non esisti
e allora io Ti invento
Ti immagino e Ti canto
e così
mi pare che ci sei”

“…e se non posso amare così tanto e farmi amare a cosa servirei”.

MAI RINUNCIARE AD AMARE E A FARSI AMARE!

3) Storiella tecnologica

giovedì 19 gennaio 2017

messaggio-vocaleSto scrivendo un piccolo racconto con il sintetizzatore vocale del telefono.
La cosa che mi stupisce è che nonostante la mia voce sia particolare, questo telefono capisca la maggior parte di quello che dico. Certamente a volte quando dico, mi viene scritto virgola a parola, la stessa cosa vale per il punto.
Quello che mi dispiace di più e non poter dire le brutte parole perché non le riconosce. Per questo motivo ho deciso che preferisco non lasciare la strada vecchia per quella nuova. Continuerò a scrivere con le mie mani sulla tastiera del computer. Volete mettere la soddisfazione di mandare tutti a quel paese con tranquillità? E farlo non in questo modo fine è dedicato?

2) Volermi bene…

mercoledì 11 gennaio 2017

La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida”.
(Zygmunt Bauman)

cuoreQuesto pensiero di Bauman sembra rivolta a me. Mi rendo conto che nell’ultimo anno mi sono limitato a vivacchiare, senza più voglia di pormi quei grandi obiettivi che hanno dato senso a più di 30 anni della mia vita.
Dentro di me si è insinuata, lentamente una subdola bestia che stritola sempre di più la mia anima, si chiama insoddisfazione.
Per questo motivo il 2017 sarà l’anno della rinascita, in cui lavorerò di più su me stesso.
Prima di tutto cercherò di capire cosa voglio davvero, quali sono i miei sogni e poi farò di tutto per realizzarli. Lo farò senza paura del giudizio degli altri, tanto la gente che sparla ci sarà sempre.
È giunto il momento di ricominciare a volermi bene!
Non posso dimenticare il mio motto: “TUTTO È POSSIBILE, BASTA VOLERLO!

A giovedì prossimo!