mercoledì 25 gennaio 2017
Essere disabile non è sicuramente una passeggiata, ma come dico, sempre a me tutto sommato non pesa più di tanto, certo ci sono momenti più difficili di altri in cui vorrei essere più autonomo, ma poi uno si adegua. Forse io parto avvantaggiato, sono nato così: per me è normale muovermi su una carrozzina, parlar male, dovermi fare aiutare a vestirmi, lavarmi, ecc.
Ciò che pesa di più è accettare di dover rinunciare alla dimensione sentimentale (ovviamente non si chiude mai la completamente la porta, ma bisogna essere realisti). Perfino Dio nella Bibbia dice: “Non è bene che l’uomo sia solo. Spesso fa male dover rinunciare a quell’elemento che sta alla base e al centro di tutto: l’amore. Parlo dell’amore quello vero. Fa male l’idea di non poter progredire e crescere da quel punto di vista. Manca, la possibilità di condividere la vita con qualcuno, di “camminare” insieme, di amare ed essere amato. La rinuncia poi alla gioia di essere padre ha un peso a volte davvero poco sopportabile. (se riuscissi ad essere un papà in gamba anche solo un quarto di quanto mio padre lo è stato con me, mio figlio sarebbe fortunatissimo!)
Tutto questo però non toglie una mia convinzione: io continuerò ad amare e a innamorarmi follemente, perché l’amore, corrisposto o meno, regala sempre delle emozioni meravigliose.
Proprio ieri ho ascoltato questa canzone meravigliosa di Concato, mi ha fatto venire la pelle d’oca perché rispecchia moltissimo quello che provo e mi ha fatto venire voglia di scrivere questa paginenetta! ASCOLTATELA È BELLISSIMA!
“Mi manchi
non puoi sapere quanto
sarà che non esisti
e allora io Ti invento
Ti immagino e Ti canto
e così
mi pare che ci sei”
“…e se non posso amare così tanto e farmi amare a cosa servirei”.
MAI RINUNCIARE AD AMARE E A FARSI AMARE!