Ieri sera ho partecipato a una fiaccolata in onore di san Giovanni Paolo II e il beato Paolo VI. Detta così sembra una cosa normale, ma per me è stata una conquista molto importante. Sentivo il bisogno di vivere questa esperienza spirituale. Ho voluto provare a fare l’intero percorso di 6,3 km con la carrozzina elettrica, nonostante il dubbio che la batteria non avesse abbastanza autonomia. Sono arrivato fino in fondo sulle mie ruote, una grande gioia e soddisfazione! Morale: se senti il bisogno di fare una cosa per stare bene, non arrenderti in partenza, trova il modo giusto per realizzarla! Tutto è possibile nonostante la disabilità, basta avere voglia di trovare la maniera giusta per farcela.
Ieri sera durante la fiaccolata ho provato alcune sensazioni degne di nota. Mi sono sentito parte della mia comunità: abbiamo camminato insieme (io con le ruote e gli altri con le gambe) per arrivare a una meta pregando insieme; ero un tutt’uno con la natura che mi circondava: al buio ogni tanto alzavo lo sguardo e, nel guardare la moltitudine di stelle che brillava del cielo, sentivo l’infinita grandezza di Dio, che mi circondava con il suo amore.
Durante la fiaccolata ho avuto per un attimo l’impressione che papà camminasse al mio fianco, è stato bellissimo!
Che l’esperienza di ieri sera mi sia di monito: bisogna sempre provare a mettersi in gioco, a rinunciare si fa sempre in tempo, ma se si parte già sconfitti, in un certo senso, si è già un po’ morti dentro.