13) Arrivederci scittura!

mercoledì 29 marzo 2017

Queste ultime settimane, mi sono volate, forse perché sono state giornate piene, ricche di incontri e di esperienze nuove e stimolanti.
Questa sera perciò ho deciso di fermarmi a fare un po’ i conti con me stesso.
Amo la vita, sono fiero di tante cose che sono riuscito a fare, grazie alla mia forza di volontà e al sostegno fondamentale della mia famiglia e degli amici, che negli anni ho avuto il privilegio di avere accanto. Sento, però il bisogno di cambiare, mettermi in gioco in esperienze nuove che possano ridarmi la voglia di svegliarmi la mattina e cominciare le mie giornate con più entusiasmo.
Scrivere mi manca davvero tanto, l’emozionarmi nel condividere le vicende dei miei personaggi, scoprire insieme a loro, pagina dopo pagina ciò che accade. Credo, però, di stare sperimentando il famoso “blocco dello scrittore. Per più di cinque anni la scrittura è stata la mia gioia, la mia terapia, ciò che mi faceva stare bene e sono certo che lo sarà anche in futuro, ma in questo momento sento il bisogno di cercare e trovare una strada nuova, una strada che mi faccia andare  a letto la sera felice e contento, fiero di me.
Grazie mia amata scrittura, ovviamente questo non è un addio, ma un arrivederci, ne sono certo.
Ovviamente non vi libererete di me. Questo appuntamento settimanale del giovedì, se tutto va bene, continuerà fino in dicembre e anche il blog “La Parola della Domenica”, andrà sicuramente avanti ancora per qualche mese.
Grazie alle tante persone che mi hanno sostenuto e continuano a farlo. Grazie a chi dimostra di volermi bene, non tanto con belle parole, ma con i fatti, nonostante i miei continui alti e bassi.
Io sono fatto così ogni tot di tempo ho bisogno di cambiare strada. Ora è giunto quel momento.
Che strada sarà? Non lo so. Chi vivrà vedrà…

12) Averti come mamma

martedì 21 marzo 2017

Sono in camera, sono quasi le sei del pomeriggio, fuori la giornata è uggiosa. Dalla cucina sento la musica rilassante che utilizzavo prima. I pensieri vagano e penso a te.
A te che ci sei sempre,
a te che sei la persona che hai molta più fiducia nelle mie capacita rispetto a quanta ne abbia io in me stesso,
a te che pur di vedermi felice e sereno fai di tutto,
a te e ai nostri viaggi in macchina,
a te che riesci a rispettare i miei momenti di silenzio, facendomi capire che comunque se ho bisogno ci sei,
A te che sopporti con pazienza i miei momenti di permalosità (soprattutto al mattino quando sono più addormentato del solito),
a te, che per non farmi andare in ansia a volte preferisci cavartela da sola,
a te che nonostante tutto sorridi,
a te, mia forza, mio esempio, mio punto di riferimento,
a te, e alle nostre risate,
a te e ai nostri “ti voglio bene” quotidiani.
A volte credo che avrei potuto avere una vita più semplice, ma poi ci penso e capisco di aver ricevuto un dono immenso, il più grande di tutti: averti come mamma.

11) Attraversare il ponte

mercoledì 15 marzo 2017

Mi ha molto colpito l’immagine di questo ponte sospeso, è tutto tranne che rassicurante eppure per andare avanti nella vita è necessario affrontare ciò che ci blocca: la paura è il nemico più grande. Ti paralizza e non permette di gustarti le cose belle, che avresti, soltanto con un pochino coraggio in più. Solo attraversando quel ponte che tanto ti spaventa, puoi renderti conto che in fondo sei più forte di quanto pensi e che il cambiamento di te stesso è sempre una cosa positiva.
Quante volte io, proprio per paura, non mi sono messo in gioco e ho perso occasioni importanti.
È ora di attraversare quel ponte! Perciò preparatevi, entro Pasqua prevedo alcune importanti novità nella mia vita… Preparatevi, vi terrò aggiornati!