“Silvia lo sai che Luca si buca ancora”. Questa fino al 1997 era l’unica canzone di mia conoscenza che conteneva il mio nome e, con tutto tutto il rispetto, non era il massimo.
Quando in quell’anno Silvia Salemi ha cantato a Sanremo “A casa di Luca” ho tirato un sospiro di sollievo.
Ero in piena adolescenza, vivevo un periodo non facile, non solo per l’età difficile e, la parola socievole, in quel periodo non mi apparteneva proprio. Anche se avevo amici, non ho mai fatto parte di un gruppo e un po’ invidiavo Luca della canzone che accoglieva tutti a casa sua.
Crescendo sono cambiato e sono assolutamente meno chiuso, non solo con le persone, ma anche nel mettermi in gioco (forse adesso lo faccio fin troppo!). “A casa di Luca” mi ha aiutato ad aprirmi al mondo. Anche io dovevo essere accogliente e aperto agli altri, non potevo pretendere solo il contrario.
Questa canzone poi mi fa venire in mente Francesco, un amico che è stato mio obiettore l’anno successivo l’uscita di questo successo musicale, ogni volta che mi vedeva al mattino canticchiava il ritornello e ci facevamo insieme una gran risata; purtroppo Francesco se n’è andato troppo presto, ma grazie a questo ricordo sorrido sempre quando penso a lui…
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IL SABATO CON LUCA