Seconda fermata!

Siamo già arrivati alla seconda fermata! Mamma mia le settimane volano e io divento vecchio.. ah ah ah!!! La seconda persona di cui voglio parlarvi è mio fratello Marco.

Per nove anni sono stato figlio unico e ho insistito con mamma e papà di “regalarmi” un fratellino ed ecco che 18 anni fa(quasi),  è finalmente arrivato! Per molti anni si può dire che siamo stati veramente come cane e gatto(età, interessi, bisogni completamente diversi), ma poi col passare del tempo ci siamo avvicinati.

Marco ha una qualità eccezionale: mi fa sbellicare dalle risate, ha sempre la battuta pronta, è brillante e spiritoso. Riesce sempre a riempire di vita la casa.

A scuola è veramente bravissimo e anche se io non capisco veramente un tubo di chimica, quando studia e ripete sono veramente affascinato dalla sua passione e preparazione!

Non posso dimenticare le sue indubbie qualità canore… ah ah ah. Canta in continuazione!!! Ah ah ah  ah… Arrivo a sera che canto anche io!!

Ora basta complimenti, non esageriamo… Mio fratello è un vero ROMPI BALLE!!!! Ma sono veramente fortunato ad avere lui!!!

Oddio speriamo che speriamo che Marco non legga mai questo post, altrimenti mi direbbe che sono un lecca culo per l’eternità!!! AH AH AH!

 

 Giovedì prossimo una nuova fermata! Non mancate!!!

 

 

Prima fermata!

Eccoci alla prima fermata… Le persone di cui vorrei parlarvi sono semplicemente  meravigliose! A  loro  devo veramente tutto ciò che sono!!

Quando sono nato erano molto giovani, ed io ho fatto lo scherzetto di arrivare molto in anticipo sulla tabella di marcia… Nonostante questo mi hanno accolto, cresciuto ed educato nel modo migliore, standomi accanto sempre e comunque.
Mi sono stati vicini nei momenti belli e brutti della mia vita, facendomi fare le mie scelte autonomamente, anche se magari non le condividevano o non le capivano. A questo proposito ricorderò sempre una frase di papà, che in un occasione, mi disse: “Qualunque scelta tu farai io ti sarò accanto”. Credo che pochi figli abbiano la fortuna di sentirsi dire una frase del genere.
La mia mamma ha un’enorme capacità: quella di affrontare la vita sempre e comunque in positivo, con il sorriso sulle labbra. Questo dovrebbe essere un insegnamento per tutti!!!

Sapete, è difficile esprimere a parole l’amore e la gratitudine immensa che provo per loro, so solo che, anche se sembra una frase fatta, sono convinto di avere veramente i migliori genitori che mi potessero capitare!

A volte mi chiedo qual è la loro ricetta per essere così: credo che l’ingrediente principale sia l’amore che li unisce, col passare degli anni aumenta sempre più. Ve lo assicuro: chiunque li vede assieme, non può fare a meno di notare questo profondo legame, che senza ombra di dubbio aiuta ad affrontare la vita nel migliore nei modi, riuscendo ad affrontare e superare ogni difficoltà.

GRAZIE MAMMA, GRAZIE PAPÀ!!!
VI VOGLIO VERAMENTE TANTO BENE!!!

 

 Giovedì prossimo una nuova fermata! Non mancate!!!

 

ANNO NUOVO… BLOG NUOVO…

Come sempre il primo intervento è riservato alle presentazioni. Giustamente chi entra si pone una domanda lecita: “Chi è questo rimbambito? Perché avrà deciso di aprire un blog? Bene cercherò si soddisfare brevemente le vostre curiosità…

Dunque… Mi chiamo Luca, sono un ragazzo di 26 anni ed abito a Borno, un piccolo paese di montagna della provincia di Brescia. Il 21 settembre 2007 mi sono laureato in scienze religiose per la gestione degli oratori: dovrei essere un Operatore Pastorale, figura professionale nuova, responsabile di tutte le attività della realtà oratoriana. Facoltà molto interessante, ma fin ora senza sbocchi concreti, quindi in cerca di lavoro.
Sono nato prematuro, dico sempre che avevo fretta di vedere le meraviglie del mondo e per questo ho una malattia che si chiama tetraparesispastica(la prima volta che mi hanno detto il nome, ho sgridato il dottore perché pensavo fosse una parolaccia…). In poche parole non cammino in modo autonomo, ho lievi difficoltà di linguaggio e muovo poco la mano destra.
Per fortuna ho due genitori straordinari, che invece di rinchiudermi nella “campana di vetro”(come fanno la maggior parte dei genitori con figli disabili), mi hanno aiutato a raggiungere la maggior indipendenza possibile, educandomi a vivere nella normalità di tutti i bambini della mia età, aiutandomi a riconoscere i miei limiti. Così mi sono inserito a scuola, in oratorio e ho vissuto un sacco di esperienze che mi hanno fatto amare la vita all’ennesima potenza, ovviamente ci sono i momenti di crisi, ma quelli li abbiamo tutti.
Mi fermo per ora, non vorrei annoiarvi troppo… Comunque della mia famiglia(mamma, papà e del mitico Marco) sentirete ancora parlare…