In questa sesta fermata vorrei parlarvi di una persona che fin da bambino è stata sempre presente e a cui mi sento molto legato: La zia Monica! (o come la chiamavo da piccolo, zia MOCACA ah ah ah).
Una persona sempre solare, allegra, con cui si ride e si scherza, ma che allo tempo riesce ad ascoltarti e a darti buon consiglio. In altre parole è un po’ pazza, ma se non fosse così non sarebbe lei!
Sapete, ci sono persone che dicono tante belle parole, si offrono nell’aiutarti, ma poi nel momento del bisogno concreto spariscono, la zia non è così.
Vorrei ricordare un situazione in particolare(non è l’unica, ma questa la porterò sempre nel cuore). Papà era stato ricoverato a Forlì per un intervento e la zia è venuta a casa con Simone(mio cugino), per stare con me e Marco. Penso che non serva dire altro…
Zia Monica anche se non abbiamo la possibilità di vederci molto spesso, le tue chiamate e gli sms, mi fanno capire quanto ci tieni! Tanti invece credono che siano necessarie chissà quali cose materiali… TU CI SEI, SEI PRESENTE! Questa è la cosa che conta di più!
GRAZIE ZIA MONICA PER LA TUA PREZIOSA PRESENZA NELLA MIA VITA!
In questa quinta fermata vorrei parlarvi di una persona davvero speciale. Quando si pensa alla figura del nonno, ci si immagina una persona che ama i nipoti, si diverte, sa dare buoni consigli e soprattutto non vede l’ora di stare con loro.
Sai nonno Giacomo, per me tu sei stato e continui ad essere tutto questo!!!
Ricordo quando da piccolo venivo in vacanza da te e nonna, tu facevi l’autista dei pullman e mi portavi con te a fare la linea, per me era un’emozione enorme. I giri che facevo in bicicletta nel tuo deposito sono indimenticabili…
Ricordo quando tutte le domeniche tu e nonna venivate a trovarci a Borno, io non vedevo l’ora che si aprisse la porta per abbracciarvi e stare con voi, ogni sera poi quando dovevate tornare a casa, mi mettevo a piangere perché non volevo lasciarvi andare via.
Ricordo quando ad ogni partita di campionato tu mi chiamavi a casa, per commentare con me la prestazione della “tua Juve” e del “mio Milan”.
Ricordo la mia gioia quando suonavi la pianola e io ti ascoltavo a bocca aperta e cantavo con te.
Ricordo quando dopo la tua pensione siete venuti ad abitare a Borno e io il sabato venivo a dormire da voi, prima di addormentarci guardavamo “La Corrida” o i film di Bud Spancer e Terence Hill, ridendo a crepa pelle come due scemi!
Ricordo i nostri giri in macchina cantando a squarcia gola le canzoni di “liscio” delle tue cassette(che anche ora custodisco gelosamente…)
Questa è una delle canzoni che ascoltavamo insieme…
Ricordo quando in terza media mi arrivo il motorino elettrico a quattro ruote e tu pensando di non farti vedere, mi seguivi per essere sicuro che io riuscissi a cavarmela da solo.
Ricordo gli anni della tua malattia, non hai mai perso la voglia di scherzare e di farmi ridere…
Ricordo quando il 18 ottobre 1995 sono venuto a trovarti a casa e tu mi hai dato 10 mila lire di mancia per San Luca…
Ricordo che venerdì 20 ottobre 1995 stavi bene e per un’oretta siamo stati a chiacchierare insieme, che mi hai raccontato di quando eri bambino. Quella è stata l’ultima volta che ti ho visto…
Ricordo che il giorno dopo ti è venuta la febbre alta, la domenica mattina ti hanno ricoverato, le tue condizioni sono peggiorate e… quella sera del 22 ottobre 1995 alle 21.25, arrivò quella terribile telefonata della zia Franca che dava la notizia che la tua vita terrena era terminata. In quel momento mi sono sentito mancare, non potevo sopportare di aver perso te, che sei stato fondamentale nei miei primi 14 anni di vita!
Caro nonno, da quel brutto giorno sono passati quasi 14 anni e devo dire che non ti ho mai perso, ogni giorno sento la tua presenza e il tuo sostegno e di questo ti ringrazio tanto.
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