Caddi in uno dei miei patetici periodi
di chiusura. Spesso, con gli esseri umani,
buoni e cattivi, i miei sensi semplicemente
si staccano, si stancano: lascio perdere.
Sono educato. Faccio segno di sì.
Fingo di capire, perché non voglio
ferire nessuno. Questa è la debolezza
che mi ha procurato più guai.
Cercando di essere gentile con gli altri
spesso mi ritrovo con l’anima a fettucce,
ridotta ad una specie di piatto di
tagliatelle spirituali. Non importa…
Il mio cervello si chiude.
Ascolto. Rispondo.
E sono troppo ottusi per rendersi conto
che io non ci sono…
– Charles Bukowski –
Sì, lo devo ammettere, ho vissuto un periodo così ed è stato anche piuttosto lungo. Poi ad un certo punto ho deciso di affrontarlo e mi sono fatto aiutare. È stata dura guardarmi dentro e andare fino in fondo. Non è finita, la strada che devo percorrere è ancora lunga, ma adesso la parte di me che mi giudica e che mi manda in paranoia, non mi fa più paura, so come tenerle testa!
Ho tanti motivi per essere felice. Da oggi non voglio più farmela scappare questa felicità!