Preghiera in gennaio

padre-e-figlio2

Un grande insegnamento sulla misericordia di Dio da un poeta che si professava ateo.

“…Signori benpensanti
spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi
Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo
di quelle labbra smorte
che all’odio e all’ignoranza
preferirono la morte.

Dio di misericordia
il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto
per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto
con la coscienza pura
l’inferno esiste solo
per chi ne ha paura.

Meglio di lui nessuno
mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti
che puoi e vuoi salvare…”

Vi presento un mio nuovo progetto iniziato il 2 febbraio

“RIFLESSIONI AL CHIOSTRO”

chiostro

Premessa

Dice un proverbio molto conosciuto che la vita non è tutta rosa e fiori. Credo di poter affermare con sufficiente tranquillità che ogni essere umano possa essere d’accordo con questo detto.

La vita ci regala momenti di pace e gioia, ma non è sempre facile, siamo tutti messi alla prova, a volte anche in modo piuttosto duro.

Lo stesso tipo di discorso è possibile farlo anche nell’ambito della fede in Dio.

In questi miei primi 32 anni di vita il rapporto con il Signore è sempre stato di fondamentale importanza, il mio primo e insostituibile punto di riferimento era Gesù Cristo.

Da qui anche la scelta di frequentare il corso universitario di Scienze Religiose, è stata una diretta conseguenza: mi ha dato la possibilità di conoscerlo meglio e di avvicinarmi di più a Lui.

Nell’ultimo anno però, a causa di più eventi poco piacevoli, il mio rapporto con Dio si è inclinato.

So bene che non è stato il Signore ad allontanarsi da me, ma che ha vinto la mia fragilità umana.

Sento la Sua mancanza e so che avrei bisogno di trascorrere del tempo per dedicarmi a Lui.

Mi farebbe bene vivere un’esperienza spirituale forte magari in un convento, ma la mia disabilità non me lo permette, avrei comunque sempre bisogno di qualcuno che mi assista, io invece ho la necessità di vivere qualcosa in completa autonomia.

Mi piace scrivere, mi fa bene. Da qui l’idea di unire la scrittura alla spiritualità e di dare inizio ad un progetto lungo un anno.

Per i prossimi 365 giorni ritaglierò un tempo della mia giornata in cui in camera mia, entrerò idealmente in un chiostro e dopo un momento di preghiera, scriverò una breve riflessione su un aspetto riguardante la mia fede, con l’intento di avvicinarmi ancora al buon Dio e ritrovare la mia serenità.

Chissà, magari un giorno questo percorso potrà essere utile anche ad altri.